Una nuova sfida per l’APS AUSS: divulgare piccole azioni che fanno grandi differenze!

La frazione umida è la parte più importante dei rifiuti solidi urbani, costituita da scarti alimentari, resti di potature e altri rifiuti facilmente biodegradabili. La frazione umida rappresenta circa un terzo dei rifiuti solidi urbani e per tutti gli enti comunali è sicuramente quella di maggior peso, sia in termini economici che di possibili impatti ambientali, anche in relazione alle tonnellate che se ne producono ogni anno. Un costo per le casse pubbliche e per la collettività che alla fine della corsa grava sulle famiglie. Il modo migliore per smaltire questa parte di rifiuto è trasformarlo in una sostanza utile: attraverso il processo di compostaggio, una degradazione naturale, si produce il compost, un terriccio ricco di nutrienti, riutilizzabile in vari modi  (ad esempio come fertilizzante in agricoltura). Al convegno dell’Enea “La gestione dell’organico in piccola scala”, tenutosi lo scorso 29/11/2019 a Roma curato dall’Associazione Italiana Compostaggio (AIC), il compostaggio di prossimità sta assumendo un ruolo sempre più importante, grazie ad una acquisita maggiore consapevolezza, ad una indubbia semplificazione normativa e ad una migliore conoscenza del settore e delle tecnologie a disposizione.

Ma cos’è il compostaggio di prossimità?  Per utenze minori, invece di ricorrere al grande impianto industriale, esiste una scala di intervento in cui si colloca il compostaggio di prossimità dove, come all’altro, vengono conferiti i rifiuti organici. Nel settore rifiuti il fattore “economia di scala” funziona in modo inverso al comparto industriale ed il trattamento locale è preferibile a quello su grande scala.

Con il D.lgs 152/06 anche l’Italia ha recepito le direttive CEE e normato il compostaggio a piccola scala, appunto il compostaggio di prossimità individuando tre tipologie di intervento:

  • l’autocompostaggio effettuato da single utenze per la trasformazione dei propri scarti organici di rifiuti urbani ed utilizzato nel sito in cui è stato prodotto. Tale attività non necessita di titoli autorizzativi e può essere intrapresa dalle singole utenze domestiche e non domestiche. In questo caso, i comuni sono obbligati a ridurre la TARI per l’autocompostaggio domestico, allo stesso tempo possono computare questa frazione nella voce della differenziata;
  • il compostaggio di comunità effettuato collettivamente, con macchine di compostaggio aerobico, con capacità di trattamento che non eccede 130 t/anno, per la trasformazione della frazione organica di più utenze domestiche e non domestiche prodotta dalle medesime. È una forma di autogestione in cui è previsto l’autoconferimento e l’utilizzo da parte dei produttori e trasformatori di organico. Tale attività non necessita di titoli autorizzativi e può essere intrapresa dal gruppo di utenze domestiche e non domestiche, come condomini, mense scolastiche, ospedali, etc. Anche in questo caso, i comuni sono obbligati a ridurre la TARI per l’autocompostaggio domestico, allo stesso tempo possono computare questa frazione nella voce della differenziata;
  • il compostaggio locale effettuato con macchine di compostaggio aerobico, con capacità di trattamento che non eccede 80 t/anno, di rifiuti biodegradabili derivanti da attività agricole  e vivaistiche o da cucine, mense, mercati, giardini o parchi. Tale attività necessita di una denuncia d’inizio attività, un parere favorevole da parte dell’Arpa; per questo tipo di trattamento è possibile cedere a terzi il prodotto finale e quindi commercializzare il fertilizzante naturale prodotto.

Il compostaggio di prossimità è un’opportunità per risolvere localmente la gestione della frazione organica di: comuni medio-piccoli, quartieri, condomini e singole case ma anche un’occasione da cogliere per la tutela ambientale e, non da poco, per il risparmio del singolo cittadino. 

Ma la legge offre un’altra interessante opportunità: il compostaggio locale, aprendo la strada alla potenziale creazione di piccole imprese green che, utilizzando materia prima gratuita, produrrebbero un ottimo fertilizzante disponibile a filiera corta. 

Il compostaggio di prossimità è una politica che la Regione Campania ha fatto sua avviando, nel 2017, un programma straordinario per incentivare il compostaggio di prossimità e, a seguito di un avviso pubblico, sta fornendo le compostiere ai 263 comuni che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse.

L’APS AUSS, acronimo di Associazione di Promozione Sociale Architettura e Urbanistica Sostenibili, ha tra gli scopi statutari l’animazione del dibattito sulla sostenibilità ambientale e in questo senso si muove nella promozione di questa importante opportunità. Le azioni messe in cantiere sono: laboratori didattico-ludici, workshop pratici, formazione e incontri divulgativi. Per partecipare e/o aderire seguiteci su www.inventati.org/auss/

Amalia Bevilacqua

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